ProActive Series

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The ProActive Revolution in Architecture. Sistemi, modelli, idee“ rappresenta un cambio di punto di vista negli studi di architettura e urbanistica. Invece di partire da una “soluzione”, si parte da una “crisi”. Ciascun volume si articola attorno ad una tematica generale, dai rifiuti urbani alle nuove energie, dalle cave agli inquinamenti da veleni, dai temi delle nuove migrazioni alla mobilità. Le analisi economiche, sociali e statistiche forniscono il quadro di riferimento e sono riassunte ed evidenziate con mappe e grafici redatti ad hoc.

Alle possibili indicazioni propositive della crisi in esame è dedicato il centro di ciascun volume con particolare attenzione alle componenti metodologiche e tecnologiche e all’individuazione di esempi nazionali ed internazionali di riferimento.

La presentazione di un progetto collocato in un contesto geografico specifico e in cui la crisi viene affrontata dal punto di vista urbanistico, architettonico e costruttivo, è inserita nella parte finale del libro. Il progetto, redatto dall’autore del volume e supervisionato dal direttore di collana è, in questo quadro, non tanto una sperimentazione culturale, ma una proposta per il dibattito sociale e politico. Architetti e designer, amministratori e imprenditori, cittadini di tutto il mondo sanno che le opere di architettura e urbanistica sono sempre più motivate da una moltitudine di fattori strettamente interagenti, ma sanno anche che le soluzioni derivano da un’imprevedibile combinazione dei dati di fatto che solo uno sforzo intellettuale e creativo può permettere di generare: la rivoluzione Pro-Attiva dell’architettura vuole fornire idee da discutere molto concretamente e un metodo di lavoro e di ricerca per i nuovi progettisti.

n. 1 FORESTE URBANE autore Gaetano De Francesco

Copertina Foreste Urbane_per il web

Foreste urbane, che inaugura la collana, propone una strategia sistemica per la riqualificazione e il riuso delle aree estrattive che diventano occasione per il recupero ambientale e una rivitalizzazione spaziale e paesaggistica delle aree metropolitane.

Le molte cave disseminate nel nostro territorio si trasformano così da grandi crisi a risorse per una new green economy.

Il settore delle attività estrattive è un tema di cui troppo poco si parla e che rappresenta, al contrario, uno degli indispensabili fattori da prendere in seria considerazione se vogliamo che esista un futuro per il nostro pianeta.

Se da un punto di vista economico le cave rappresentano una notevole fonte di profitto – ai pochissimi che ne detengono la concessione – dal punto di vista ambientale non solo generano le profonde ferite nel territorio che tutti conoscono, ma innestano un ciclo nefasto ancora poco studiato. Infatti, al contrario di quello che usualmente si pensa, le cave sono utilizzate per circa il 70 % per l’estrazione di inerti per calcestruzzo  e cementi.

Il libro dimostra come al “Ciclo del calcestruzzo” (con la conseguente produzione di CO2, erosione del territorio, scarsa riciclabilità) si può sostituire un “Ciclo del legno” (emissione zero di CO2, risorsa rigenerativa e alta riciclabilità). Tale ciclo può essere fortemente positivo per la ricostruzione degli equilibri del pianeta e può allo stesso tempo produrre maggiori introiti per una ampia fascia di addetti rispetto ai posti di lavoro precedentemente generati dalle attività di cava.

Dal punto di vista spaziale e architettonico, il modello indica la creazione di anelli verdi di boschi da silvicultura, appunto le Foreste urbane, mentre al centro si organizzano edifici e spazi per le attività produttive commerciali e culturali legate alla produzione e commercializzazione del legno.

Il tutto attentamente studiato nei tempi e nelle diverse fasi di realizzazione e con indicazioni approssimative di costo.

Gaetano De Francesco (Larino, 1987) è architetto e dottorando di ricerca in Architettura – Teorie e progetto a «Sapienza» Università Roma dove si occupa di computational design. Ha pubblicato progetti e scritti ed è membro del gruppo nITrosaggio.

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n. 2 Percorsi Ulivi Xylella autore Michele Spano

COPERTINA_SOLO FRONTEIl secondo libro della collana «The Proactive Revolution in Architecture», diretta da Antonino Saggio, affronta la crisi dell’epidemia batteriologica che ha devastato ampia parte del territorio del Salento. Il lavoro di Michele Spano entra nella disamina puntuale del dedalo di informazioni, delle azioni politiche amministrative e sociali, degli allarmi veri e presunti. Analizza inoltre esempi internazionali riusciti di integrazione tra architettura, ambiente e attività rurali. Un pensiero spinge lo studio: come è possibile vivere passivamente una situazione che porta alla distruzione di un insieme di valori tanto paesaggistici che sociali ed economici? Attraverso le pagine del libro, la crisi si comincia ad incanalare in azioni. Si individua un vasto territorio investito dall’epidemia e dallo sradicamento degli alberi, lo si analizza nelle sue possibilità e nelle sue specifiche criticità. Si individuano cave dismesse. Gradualmente si ridisegna il parco nei suoi percorsi, nelle sue aree di risarcimento ambientale e colturale. Analizzando giacenze, nuovi percorsi, aree da recuperare, Spano individua una parte in cui può sorgere un campus agricolo destinato alla gestione dell’emergenza fitosanitaria e il rilancio agricolo della zona. L’idea e il programma del campus non è ipotetica, ma è prevista dai provvedimenti ministeriali per affrontare la crisi. Nasce così un piccolo centro di mixité con residenza, laboratorio, aule specializzate che si innesta in continuità con i percorsi di valorizzazione del parco agricolo. E che rappresenta una proposta concreta e condivisa per combattere questa grave crisi ambientale e sociale.

Michele Spano (Maglie, 1991) è dottore in architettura e membro del gruppo nITrosaggio con il quale ha partecipato alla realizzazione di prototipi sperimentali nella città di Ronciglione per il Cubo festival 2016 e a Gioiosa Marea in Sicilia. Scrive per il webzine “On/Off magazine”.

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